Il 22 febbraio scorso ho fatto una replica di uno spettacolo in cui narro la vita vera di un uomo per come lui stesso l’ha raccontata. In scena con me ho tante vecchie fotografie che rappresentano il valore universale della storia che racconto, il fatto che pur essendo privata e singola, “piccola” in realtà essa si riflette, risuona nell’esistenza di molti.
Le fotografie in scena sono poste dietro di me come un sorta di coro e spaziano da ritratti a fotografie di gruppo, sono tutte vecchie foto in bianco e nero di persone che non conosco.
Bene, ora che davanti a me non c’è più un pubblico ad ascoltare, ho pensato di dare le spalle alla platea, girarmi verso quelle fotografie, quelle esistenze silenziose che hanno viaggiato con me e mi hanno accompagnato in scena tante volte, verso quegli istanti, sedermi e ascoltare le loro storie.