Questa sera, per la seconda volta in pochi giorni allo splendido Tindari Festival, organizzato dal mio grande amico Tindaro Granata, ho avuto l’onore ed il piacere di assistere ad uno spettacolo straordinario: QUANDO VENNE BUIO racconto dalle Termopili di Giovanni Arezzo con Stefano Panzeri e Michele Piccione alle musiche dal vivo. Onore a Giovanni Arezzo che ha saputo con la sua arte e sensibilità rendere attualissima (in tempi di guerra in Ucraina) la storia della battaglia delle Termopili, questa eterna storia di gloria, di morte e di difesa della patria raccontataci tra gli altri tanto bene da Erodoto. Giovanni però ha saputo aggiungere con la sua sensibilità, alle immortali pagine dello storico, delle altre parti meraviglose come quelle tre parti in cui il personaggio di Aristodemo, tornato cieco dalle Termopili per raccontare la storia dei 300 valorosi soldati spartani, bussa con amore e disperazione alla porta della amata moglie (che purtroppo secondo la morale spartana non gli potrà schiudere l’uscio e donare il perdono) supplicandola di aprirgli la porta di casa, di perdonarlo di accoglierlo di nuovo nella loro dimora d’amore. Questo eccezionale ‘paraclausithyron’ letteralmente “lamento presso la porta chiusa” è davvero bellissimo e struggente. Allo straordinario Stefano Panzeri, che questo paraclausithyron lo ha fatto suo e lo ha donato a noi, voglio solo dire un grazie gigante e ripetergli che è un attore eccezionale, dalla incredibile sensibilità e bravura un talento raro, che in questi giorni per fortuna le sue originarie lande lariane hanno prestato alla terra di Sicilia, e gli ripeto (come ho fatto di persona) che in questo spettacolo mi ha fatto emozionare, mi ha fatto commuovere (ben tre volte), mi ha fatto sorridere, ma soprattutto mi ha magicamente riportato a Sparta ed alle Termopili rendendo viva ed attuale questa storia immortale! Chapeau amico mio ed ancora grazie, grazie, grazie mille.